Il carciofo, benefici sulla salute e molteplici virtù fitoterapiche

Il carciofo è un alimento considerato tonico, digestivo, riduce il colesterolo cattivo e abbassa la glicemia. Continua a leggere…

Il Carciofo è una pianta di origine mediterranea, molto nota fin dall’antichità per i benefici sulla salute e le sue molteplici virtù fitoterapiche. Le foglie di carciofo sono composte essenzialmente di tannini, di cinarina, acido caffeico e acido clorogenico e sono ricche anche di composti flavonici, di mucillagini, pectine, sali di potassio e magnesio. Il carciofo è inoltre un alimento che apporta sodio, potassio, calcio, fosforo e vitamine A, B1, B3, C e PP. Questa pianta è coltivata in alcuni Paesi del Mediterraneo, in particolare Italia, Francia e Spagna.

Esistono numerose varietà di carciofi, circa 90 circa in tutto il mondo, distinguibili per forma o colore. Il carciofo è un alimento considerato tonico e digestivo. Le proprietà di quest’ortaggio includono anche la riduzione del colesterolo cattivo e l’abbassamento della glicemia. Questa pianta stimola la produzione e la secrezione di acidi biliari che consentono la digestione degli acidi grassi e abbassano i livelli del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue. Inoltre il carciofo protegge il fegato dai processi di ossidazione visto, che ha una azione antiossidante ed epatoprotettrice, contiene ferro ed è ricco di fibre. Ecco perché la ragione per cui il carciofo viene spesso inserito nelle diete dimagranti.

L’estratto di foglie di carciofo, poco gradevole in quanto molto amaro, è ritenuto un valido rimedio per contrastare i sintomi associati a dispepsia, disturbi digestivi e colon irritabile. E’ consigliabile utilizzare l’estratto con cautela in caso di calcoli o di restringimenti delle vie biliari.

Grazie al ricco contenuto di potassio,  che neutralizza gli effetti del sodio in eccesso, quest’ortaggio agisce per regolarizzare la pressione sanguigna e ha benefici anche sul cervello, per la presenza di vitamina K che protegge dalla degenerazione cerebrale prevenendo di fatto la demenza senile e risulta utile per il processo di formazione del tessuto osseo.

Per riconoscere un carciofo fresco guardate le punte: devono essere ben chiuse, dal colore intenso; anche  le foglie del gambo devono apparire fresche e non appassite. Il modo migliore per consumarlo, mantenendo intatte le sue proprietà, è quello di mangiarlo crudo, ad esempio in pinzimonio o in insalata condita con olio, limone e un pizzico di aglio.

Ci sono naturalmente un’infinità di modi per consumarlo cotto, preferibilmente arrostito. Ricordate eventualemtne di non buttare l’accqua di cottura che conterrà i principi attivi e i minerali, e che quindi può essere utilizzata come un ottimo brodo vegetale.

Attenzione il carciofo è controindicato in allattamento perché influisce, in maniera negativa, sulla secrezione lattea, riducendo la produzione di latte materno.

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