I Capperi, tra gli ingredienti chiave della dieta Mediterranea

Diffusi nell’area mediterranea necessitano di pochissima acqua per vivere e svilupparsi e contengono varie prorpietà…

I Capperi hanno proprietà terapeutiche e nutrizionali già conosciuti in tempi antichi.
La pianta (nome scientifico Capparis Spinosa) cresce in modo spontaneo sui terreni calcarei e appartiene alla famiglia delle Capparidaceae. Originaria dell’Asia Minore e della Grecia la pianta cresce spontanea su terreni calcarei asciutti, ma può essere anche coltivata. I capperi sono diffusi nell’area mediterranea anche perché necessitano di pochissima acqua per vivere e svilupparsi. La pianta ha foglie tondeggianti con fiori di colore bianco e molto odorosi. Le parti commestibili sono contenute nei boccioli dei fiori che vengono raccolti nei mesi estivi in coincidenza con il periodo di fioritura della pianta.
Il cappero è il bocciolo non ancora aperto il quale se non viene raccolto lascia sbocciare il fiore e produrrà il frutto, ovvero il cucuncio. I capperi sono più piccoli, mentre i cucunci hanno forma affusolata e contengono piccoli semi che possono essere consumati. I capperi sono più profumati mentre i cucunci più carnosi.

La pianta del cappero contiene la percentuale più elevata rispetto al proprio peso di quercetina, una sostanza con proprietà antiossidanti che si ritiene sia in grado di apportare benefici all’organismo umano con una funzione anti infiammatoria. I capperi più piccoli sono considerati i più pregiati. Tra i più noti e apprezzati vi sono quelli di Pantelleria che hanno ottenuto la certificazione IGP.
I capperi contengono vitamina E, potenziano il sistema immunitario, contengono composti con proprietà foto-protettive, alleviano il mal di stomaco e sono stimolanti dell’appetito. I migliori capperi sono quelli conservati sotto sale, un metodo di conservazione che garantisce la conservazione delle proprietà organolettiche (avendo molto salati  chi soffre di ipertensione dovrà metterli a bagno nell’acqua un’ora prima di consumarli). Possono essere conservati anche in salamoia, sott’olio, sott’aceto e con il vino.

Grazie alla presenza della rutina il cappero contribuisce a ridurre il tasso di colesterolo nel sangue e, in particolar modo nelle persone obese, inibisce la formazione di placche nelle arterie.

I capperi contengono poche calorie, 23 kcl. circa per 100 grammi, e molte fibre. Possono essere consmati anche dai diabetici perché contengono sostanze che aiutano a ridurre i livelli di zucchero nel sangue e migliorano il funzionamento del fegato senza provocare effetti collaterali sui reni.  Secondo alcuni ricercatori i capperi devono esser consumati con molta moderazione dalle donne durante la gravidanza.

Il contenuto di questo sito ha scopo puramente informativo ed educativo, pertanto non si intende sostituire il parere del medico curante o di un operatore sanitario.

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