
Le pesche Sbergie siciliane sono un frutto molto richiesto ma prodotto solo in Sicilia…
Si chiamano pesche Sbergie o Smergie, frutto che rappresenta un’unicità siciliana. E’ infatti in una piccola pianura siciliana, in provincia di Messina, che da secoli si riesce a produrre, in piccole quantità, un frutto così buono e raro. Nella Valle del Niceto, patria delle Smergie, le caratteristiche del terreno e le temperature si sono mostrate sempre favorevoli alla coltivazione di questi alberi. I frutti provenienti da questo luogo hanno proprietà organolettiche che non si riscontrano in quelli di altre città che tentano di produrli.
L’aspetto delle pesche Sbergie siciliane
Raccolte tra luglio e i primi giorni di settembre fanno sorridere gli occhi di chi riesce a trovarle sui banchi ortofrutticoli. Sono forse il frutto più profumato dell’estate siciliana. A catturare chi li assaggia è infatti il profumo intenso, e subito dopo la loro dolcezza irresistibile.
A prima vista, ad un occhio inesperto, possono sembrare simili alle pesche lisce o addirittura alle susine, ma nulla hanno a che vedere con questi frutti. Le Smergie sono di pezzatura medio-piccola, hanno la buccia liscia e profumatissima, di colore verde se immature. Quando sono pronte da mangiare la polpa diventa più morbida e il colore cambia, virando sul bianco-verdognolo con sfumature arancio o rosse. All’interno si presentano bianche, succose e, come detto prima, assolutamente dolci.
Vanno a ruba nei pochi mercati in cui si riescono a trovare, nelle città di Messina, Catania e Reggio Calabria. La richiesta di mercato non può essere soddisfatta da una produzione molto limitata perchè circoscritta alla sola Valle del Niceto. Clicca qui per leggere la storia delle Sbergie siciliane.
Le Sbergie siciliane sono ricche di acqua, quindi amiche di fegato e reni, depurative, e ricche di vitamine del gruppo A, B, C.
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